Colore dei capelli: cosa dice la genetica?

Colore dei capelli: cosa dice la genetica?

I geni responsabili del colore e la loro evoluzione.

Il colore dei capelli, che normalmente varia dal biondo chiarissimo al nero profondo, è il risultato della genetica, proprio come i tratti del viso o altre caratteristiche distintive, alcune visibili, altre nascoste. Ma perché abbiamo i capelli proprio di quel colore specifico, che può ricordare quello dei nostri genitori o, tornando ancora più indietro nell’albero genealogico, di un nonno o una nonna? In questo articolo cercheremo di approfondire questo tema e scopriremo alcune curiosità, come ad esempio il motivo per cui il colore dei capelli che abbiamo da bambini muta con il tempo fino addirittura ad essere un non colore (i temuti capelli bianchi) o cosa rende speciali i capelli rossi.

Geni, melanina e colore dei capelli

Tra le caratteristiche che mamma e papà ci trasmettono c’è anche il colore dei capelli che, in particolare, è determinato attraverso il conferimento di 4 geni da parte di ciascun genitore, per un totale complessivo di 8 tra gli oltre 120 geni esistenti coinvolti in questa funzione. Questi non si classificano come recessivi o dominanti, ma come attivi o non attivi: essi interagiscono in modo diverso con i melanociti, cioè con le cellule situate all’apice della papilla dermica (insieme al bulbo la parte più profonda della struttura di un capello) che producono la melanina, il famoso pigmento che dà il colore ai capelli, oltre che alla pelle.

Il gene attivo comporta la produzione di un tipo di melanina detto eumelanina, responsabile delle sfumature dal biondo al nero; i geni inattivi invece fanno in modo che i melanociti producano feumelanina, responsabile dei capelli rossi.

Melanina: quale, quanta e come

Il colore dei capelli dipende dal tipo di melanina prodotta dai melanociti, dalla quantità in cui è presente e dalla sua compattezza nelle fibre capillari.

In particolare, possiamo dire che:

  • nei capelli neri c’è un’alta concentrazione di eumelanina, disposta in modo compatto;
  • nei capelli castani, una moderata quantità di eumelanina, legata in modo non regolare;
  • nei capelli biondi, una percentuale molto bassa di eumelanina;
  • nei capelli rossi: una prevalenza di feumelanina ben compatta.

Quest’ultima caratteristica in particolare è molto rara (meno del 2% della popolazione mondiale) e forse per questo da sempre intorno ai capelli rossi ruotano miti, leggende e curiosità.

Perché il colore dei capelli cambia con la crescita

Le variazioni di colore della chioma a cui vanno incontro i bambini durante il loro percorso di crescita dipendono proprio da questa classificazione dei geni in attivi e non attivi. Quando i capelli dei bimbi si scuriscono progressivamente con il passare del tempo, significa che si sono attivati i geni responsabili della produzione di eumelanina.

L’attivazione avviene in risposta al rilascio di alcune tipologie di ormoni, motivo per cui il cambiamento di colore si nota con la crescita e l’avvicinarsi alla pubertà, ma anche in occasione di gravidanza o premenopausa.

Dopo i 40 anni invece la variazione più comune a cui assistiamo è diversa: compaiono i capelli bianchi. Ma perché i capelli diventano bianchi? In estrema sintesi possiamo dire che i melanociti situati alla base del follicolo pilifero diminuiscono e diventano anche disfunzionali, ovvero producono meno melanina: la diminuzione di questa sostanza porta via via alla crescita di capelli bianchi ossia privi di colore.

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