Microbioma: dall’intestino al cuoio capelluto | Bioscalin
Microbioma: dall’intestino al cuoio capelluto

Microbioma: dall’intestino al cuoio capelluto

Scopriamo l’importanza scientificamente provata dell’asse cervello-intestino-pelle.

ASSE INTESTINO-PELLE-CERVELLO

Gli studi sul microbioma dell’HMAP Lab di Giuliani hanno dato un importante contributo alla comprensione della stretta correlazione bidirezionale che lega il cervello, l’intestino, la pelle e – di conseguenza – anche il cuoio capelluto.

Microbioma e microbiota

Il nostro corpo è un ecosistema abitato da trilioni di batteri, virus e funghi. L’insieme di tutti questi microrganismi costituisce il microbioma umano. Si parla invece di microbiota quando si fa riferimento alla specifica “popolazione” di microrganismi che abita una determinata parte del nostro corpo: ad esempio il microbiota intestinale. Quando il microbioma di un individuo subisce delle alterazioni nel numero e nei rapporti tra i diversi microrganismi che lo compongono, esso va incontro ad uno stato di disequilibrio (chiamato disbiosi) che può avere effetti negativi sulla sua salute.

L’asse cervello-intestino-pelle

Lo studio del microbiota intestinale ha permesso agli studiosi di avere una conoscenza più approfondita del cosiddetto asse cervello-intestino-pelle. È ormai scientificamente provato che situazioni di stress o disagio psicologico, uniti a comportamenti alimentari sbagliati, possono portare ad un’infiammazione intestinale: tale infiammazione può andare in circolo e arrivare così ad altri organi, in particolare alla pelle, causando ulteriori effetti negativi. Le patologie della pelle, come la dermatite atopica e la psoriasi, hanno a loro volta un forte impatto psicologico creando un ulteriore circolo cervello-intestino-pelle, che così si auto alimenta in modo bidirezionale.

Gli effetti sul cuoio capelluto

L’alopecia areata è una malattia che causa la perdita dei capelli e ha effetti psicologici importati su chi ne viene colpito. Spesso è correlata anche ad altre malattie autoimmuni come la celiachia, la malattia della tiroide e le intolleranze a glutine e lattosio. Il coinvolgimento del microbioma in questa patologia è chiaro: curando la disbiosi si riesce a ottenere un miglioramento anche sul fronte dell’alopecia areata.

Prendersi cura del microbiota

Abbiamo visto che esiste una connessione molto stretta tra il microbiota intestinale e il nostro stato di salute. Gli alimenti che favoriscono la flora intestinale benefica sono: cereali (soprattutto integrali), frutta e verdura ricchi di fibre, legumi e pesce azzurro ricco di Omega 3. Bisogna invece evitare un consumo eccessivo di zuccheri semplici e complessi e anche di carboidrati che favoriscono il processo infiammatorio. Molto utili sono anche gli alimenti che contengono i “batteri amici”, ovvero i probiotici, presenti in alcuni yogurt.

Per quanto riguarda il microbiota del cuoio capelluto è utile lavarsi spesso i capelli (anche tutti i giorni) per rimuovere particelle di sporco, sebo ed impurità che depositandosi possono infiammare il cuoio capelluto. Fondamentale è farlo con prodotti specificamente formulati per salvaguardarne l’equilibrio ed aumentarne le difese.

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