Prepararsi all’abbronzatura in modo sano e responsabile | Bioscalin
Prepararsi all’abbronzatura in modo sano e responsabile

Prepararsi all’abbronzatura in modo sano e responsabile

Intervista alla Dottoressa Anna Trink.

PREPARARSI ALL’ABBRONZATURA IN MODO SANO E RESPONSABILE

Parliamo di estate, di sole, di abbronzatura, ma lo facciamo con un’interlocutrice di alto livello che possa darci un punto di vista medico e scientifico su questi temi e tanti consigli concreti: la Dottoressa Anna Trink, specialista in dermatologia e nel board HMAP di Giuliani.

Questione di protezione.

In questo periodo dell’anno si parla molto di protezione dai raggi solari, eppure in molti tendono ancora a sottovalutarla. Può spiegarci quali sono i rischi?

“L’eccessiva esposizione ai raggi solari può indurre un processo di foto-ossidazione (dovuto alla produzione di radicali liberi che può modificare le caratteristiche fisiche di pelle e capelli, che diventano meno resistenti alla trazione e sviluppano maggiore sensibilità ai trattamenti chimici e alla rottura. Dal punto di vista estetico i capelli appaiono più secchi, fragili e opachi ed è possibile individuare dei piccoli punti bianchi lungo i fusti che corrispondono a piccole zone di frattura. Quell’effetto di schiaritura che tanto ci piace è però segno, in realtà, di un danno ossidativo. In sostanza, i capelli hanno già preso troppo sole! Il fusto però è pur sempre una struttura “morta”, quindi il possibile foto-danno è solo di natura estetica. Le cose si complicano se si parla di cuoio capelluto.”

Il rischio della caduta dei capelli.

Non solo i capelli, ma anche il cuoio capelluto necessita di particolari attenzioni al momento dell’esposizione. Quali effetti comporta sottovalutare questo aspetto?

“Il cuoio capelluto esposto eccessivamente al sole, senza un’adeguata protezione, induce infiammazione e aumento della produzione di radicali liberi dell’ossigeno, che compromettono la salute del bulbo del capello, provocando la caduta dei capelli. In caso di diradamento degli stessi, il rischio è ovviamente maggiore.”

I fattori aggravanti.

Oltre alla sottovalutazione dell’importanza della protezione, esistono altri fattori aggravanti dello stress ossidativo, come ad esempio l’alimentazione scorretta, il fumo, l’inquinamento ambientale?

“Certamente, sono tutti aspetti da considerare. L’alimentazione in particolare è sempre il primo aspetto da curare. Si raccomanda infatti, soprattutto in questo periodo, di ridurre i grassi saturi e gli zuccheri, favorendo l’assunzione di acqua, fibre, amminoacidi, acidi grassi mono e poli-insaturi e antiossidanti come frutti rossi, cacao e crocifere.”

I consigli della specialista.

Quali consigli ci può dare per goderci il sole in assoluta sicurezza, sia per la nostra pelle che per i capelli?

“Tre sono innanzitutto gli step da considerare per rapportarsi all’esposizione in modo corretto. Primo: prevenire malattie della pelle e fastidiosi eritemi attraverso l’alimentazione, ma anche con il supporto di appositi integratori alimentari da assumere per tempo . Due: utilizzare una protezione solare adatta al proprio fototipo da abbinare a spray protettivi per capelli e cuoio capelluto. Tre: attivare una beauty routine adeguata per pelle e capelli, che includa shampoo e detergenti ad hoc e assicuri un adeguato nutrimento a fine giornata a seguito dell’esposizione. Consiglio anche di utilizzare sempre spazzole e pettini delicati e di non dimenticare il cappello.”

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